In questo 2020 abbiamo vissuto tutti e la stiamo vivendo ancora adesso un’esperienza mai accaduta prima: per emergenza sanitaria la scuola ha dovuto chiudere le sue porte e aprire quelle digitali per mantenere il contatto, per prendersi cura dei nostri bambini, forzatamente lontani per essere al sicuro. Come noi maestri sappiamo i bambini della scuola primaria hanno bisogno: del gruppo, della socialità, del movimento per imparare, del fare esperienza insieme. L’unica didattica che ho visto possibile è stata quella di VICINANZA, quella dell’esserci per ognuno dei miei alunni, per aiutarli ad avere risposte ai loro bisogni in questo contesto di lontananza fisica. Mi sono presa cura, insieme alla mia cara collega Valentina Lapioli, dei nostri 28 bambini per mantenere vivo il legame, per creare nuove routine, per far sentire loro che noi eravamo lì a loro disposizione, in ogni momento, non lasciando da solo nessuno. Esserci ha voluto dire innanzitutto comprendere la situazione dei genitori e consolidare con loro il ponte di collaborazione costruito negli anni. Ci siamo chieste come organizzare il lavoro attraverso il canale digitale tenendo sempre come faro la nostra domanda guida “Di che cosa ha bisogno il bambino? Cosa ci chiede in questa situazione?” Ci siamo messe in gioco con flessibilità, disponibilità, passione e professionalità, abbiamo fatto scelte e lavorato quotidianamente per confrontarci, trovare idee, soluzioni possibili per mantenere saldo il legame e sollecitare il desiderio di apprendere. Noi, due maestre Montessori, sappiamo bene che il bambino impara attraverso il fare, il movimento e che le parole non possono sostituire questo e abbiamo organizzato una didattica di vicinanza che si basava su alcuni punti fermi:
- lavorare a gruppi senza perdere la classe come grande gruppo, quindi turnazioni nei gruppi, inclusione, momenti a grande gruppo;
- il canale emotivo relazionale sempre al centro; la manualità da praticare anche a distanza;
- l’autonomia sia nell’uso degli strumenti digitali che nel fare da soli a casa;
- mantenere alcune routine scolastiche: lettura a voce alta, libri e momenti di festa;
- chiarezza delle proposte per bambini e famiglie (costruzione di un planning settimanale condiviso
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